Due modi di essere donna.
Uno più anticamente femminile, fatto di cura del dettaglio, di linee sobrie e rigorose, di sartorialità e colori severi, gonne midi aria austera.
L'altro più effortless, un grunge del nuovo millennio, fatto di sovrapposizioni, di scarpe basse, colori che variano dal senape, al grigio, al cammello, al caramello.
Due facce della stessa medaglia, per tornare - alla fine della fiera- ai vecchi capisaldi: bei tessuti, tagli perfetti. Sia per una domenica da donnina per bene in abito e blazer stretto da un cinta sottile, sia per una domenica di scazzo, con scarpe da ginnastica e cappottone ad avvolgerci come un abbraccio.
Una moderna Belle du Jour vs una Katharine Hepburn anni 2000.
BELLE DE JOUR
Dolce e Gabbana-Prada-Dolce e Gabbana- N21
Alberta Ferretti-Dolce e Gabbana- Moschino-Dsquared
Marras-Aquilano e Rimondi- Scervino-Scervino
NEO GRUNGE
Max Mara-Trussardi-N21-Cividini
Sportmax-Jil Sanders-MSGM-Emporio Armani
Passiamo ai colori. O i non colori.
GREY IS THE NEW BLACK
Un tripudio di grigio, che diventa il nuovo nero: in chiave bon ton da Dolce e Gabbana e Prada, o più maschile chez Marni. Grigio su tweed o mohair, antracite o nelle luminose sfumature della perla tipiche di Re Giorgio, lui c'è.
Dolce e Gabbana-Marras-Prada-Emporio Armani
Max Mara-Marni-Emporio Armani-Scervino
DAL CAMMELLO AL CARAMELLO
Il cammello: onnipresente (e giustamente, l'heritage c'è e va rispettato) nella sfilata Max Mara, ricompare anche altrove in innumerevoli varianti. Un cammello che vira al caramello, scaldandosi di note autunnali, caldo e avvolgente.
Fendi-Marni-Max Mara
Ferrè-N21-Max Mara
Gucci-Bottega Veneta-Max Mara
50 SFUMATURE DI GIALLO
Il giallo: ovunque, declinato in tutte le sfumature: dal giallo fluo di Versace al giallo acido di Armani, al becco d'oca di Jil Sanders e Max Mara, al senape di Alberta Ferretti e Bottega Veneta fino ai dettagli di pelliccia di Marni.
Jil Sanders-Max Mara-Emporio Armani-Marras
Alberta Ferrettu-Sportmax-Bottega Veneta-Prada
Etro-Marni-Fausto Puglisi-Versace
GOLD, PLEASE
La donna bizantina di Dolce e Gabbana ruba la scena a tutte le altre interpretazioni, rimane comunque singolare l'utilizzo del colore lussuoso per eccellenza in look "da giorno": little gold dress ammiccanti e vanitosi.
NEL BLU DIPINTO DI BLU
Il blu: sintomo di eleganza senza tempo. La padroneggia negli abiti eleganti di Alberta Ferretti, Armani e Gucci, esaltato dal raso, dal velluto e da ricami. Svecchia il classico cappottino da Ferragamo e Jil Sanders, dà una nuova verve agli inserti di pelliccia da Fendi e Scervino, illumina il daywear di Sportmax e Missoni.
Alberta Ferretti-Armani-Gucci-Cavalli
Ferragamo-Jil Sanders-Fendi.Scervino
Kristinat-Missoni-Sportmaz
PROFONDO ROSSO
E infine il rosso. Acceso e vibrante negli abitini seriosi e quasi monacali di Alberta Ferretti e Jonofui e dalla scolaretta di Moschino. Immortale Simbolo di sfacciata seduzione da Versace. Lussurioso e drammatico, vira al borgogna da Dolce e Gabbana e da Aquilano e Rimondi, che aggiungono lusso, arricchendolo di cristalli. E da Gabriele Colangelo che lo esalta con la seta.
Alberta Ferretti-Moschino-Jonofui-Versace
Aquilano e Rimondi-Dolce e Gabbana-Gabriele Colangelo-Frankie Morello
Non possono mancare le fantasie, le stampe.
Che per il prossimo inverno si declinano soprattutto nei toni caldi, sui toni del rosso, dell'oro, del ruggine e del mattone e all'opposto nei toni freddi del blu e dell'immancabile bianco e nero.
TARTAN MON AMOUR
Un prepontente ritorno del tartan, in versione Old Scotland, nel classico rosso ma anche reinventato nel blu (altro must di stagione) e con grafismi più moderni, come da Sportmax, MSGM e Versace.
Blugirl- Jil Sanders- Moschino-Fay
Aigner-Alberta Ferretti-Sportmax
MSGM-N21-MSGM-Versace
LE FLEURS DU MAL
Anche per il prossimo inverno si ripropongono le stampe floreali, in versione quasi teatrale e barocca coem da Moschino e Gucci, o più eterea come da Blumarine, che torna ad un vecchio e mai sopito amore di Anna Molinari: le rose. I fiori sbocciano su cappotti dalle forme rigorose e squadrate, addolcendone la severità, come da MSGM, Marras e Richmond. Grafismi b/w da Puglisi, Marni e Pucci.
Moschino-Bottega Veneta-Blumarine
MSGM-Richmond-Marrs-Gucci
Fausto Puglisi-Marni-Pucci
MARGOT VS MARLENE
Last but not least, la pelliccia.
Anche qui torna la dicotomia bonton-effortless.
Da un lato sembra di intravedere l'iconica Margot Tenenbaum, con pelliccette dai colori del miele, portata con nonchalance su look dai colori tenui, come da N21 e MSGM, o ad alleggerire look rigorosi e strong, come da Prada e Pucci.
N21-MSGM-Prada-Pucci
Dall'altro lato una diva del noir, con pellicce midi, che giocano su diverse lunghezze del pelo stesso, in black o visone, a dare rigore ed eleganza a look maschili, ma non troppo, come da Armani e Colangelo.
Armani-Gabriele Colangelo-Jil Sanders-Gabriele Colangelo
La pelliccia appare anche come inserto, nei modi più insoliti e creativi, ad arricchire revers o maniche di cappotti, come da Gucci e Marras, o addiritura a combinarsi con il panno in soprabiti che diventano alternative grintose alle più classiche pellicce, come da Fendi e Marni.
Fendi-Gucci-Marni-Marras
Preso nota delle cosiddette "tendenze", a chiosa del tutto, i miei preferiti e perchè, quelli che ho visto e ho detto uau.
MAX MARA: reinventare un classico (cappotto, cammello) non è sempre semplice e spesso secondo me hanno toppato. In questa collezione ci sono pezzi fantastici, sovrapposti e abbinati a sneakers e capi oversize. Finalmente uno styling attuale e non da sciura.
N21: da tante collezioni mi conquista, il buon Alessandro dell'Acqua. Uno chic ricercato e non banale, facile da reinterpretare e copiare. Femminile, ma non lezioso. Rigoroso nei tagli, ma non troppo maschile.
MARRAS: il re degli abbinamenti tra stampe, tessuti, texture e pesi. Look che potrei vedere su di me, come su mia mamma. Grande personalità.
PRADA: di solito le sfilate di Nostra Signora Miuccia non mi piacciono mai, davvero. Questa si, perchè riporta la cara vecchia eleganza in auge, ma con quel quid di avanguardia che solo Prada sa dare a capi da daywear.
Lode anche a Jil Sanders e Scervino e allo show di Dolce e Gabbana.
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