venerdì 22 marzo 2013

I più belli del reame

Si, lo so, è un po' scontato e ovvio.
Come dire che la pizza è buona, l'estate è bella, e il nero sfina.
Ma loro per me sono uber.
Diane Kruger e Joshua Jackson (il mai dimenticato Pacey).

Lei oltre che essere indiscutibilmente bella -di quella bellezza non urlata fatta di cosce esposte, labbra enormi, seni anti-gravità - ha classe.
Sarà che ha portato ad Hollywood l'European touch, ma nei red carpet è sempre impeccabile, raffinata, eterea. E nei look casual non sbaglia un colpo. Perfetta nel suo stile effortless, in realtà studiatissimo, come quei trucchi acqua e sapone che in realtà richiedono ore di make up.

E poi lui. Chi non ha amato la sfrontatezza di Pacey. Si, perchè lui  ormai quel ruolo ce l'ha appiccicato addosso e nessuno glielo leva, ma va bene cosi. Se poi ci aggiungi che con gli anni è pure migliorato, taac.

L'ultimo dettaglio: sono innamoratissimi. O almeno, così pare dalle foto.
Ci sarebbe da odiarli, per cotanta perfezione, ma io non ce la fo', mannaggia a loro.













mercoledì 20 marzo 2013

think green!

Spring has Sprung.
O non proprio, almeno metereologicamente.
Marzo è pazzo, si sa, e "la primavera tarda ancora ad arrivare" come cantava Battiato.
Ma del nero, dei colori cupi, dei tristi abbinamenti  per combattere gelo e pioggia ci siam tutte stufate.
E' sintomatico, è scontato, è prevedibile.
Vediamo i primi fiori di ciliegio sbocciare, le prime giornate miti e subito abbiamo voglia di colore.
Evitiamo il floreale. E' stato proposto, tanto, come sempre.
Ma come affermava l'iconica Miranda, il floreale a primavera..anche no.
E allora diamo retta agli stilisti che hanno proposto il verde smeraldo in tutte le sue declinazioni come colore di questa bella stagione.
E a Pantone, che ha incoronato il green esmerald il  '2013 color of the year': per un'iniezione di speranza, di luce ottimista, di vibrante positività.









venerdì 15 marzo 2013

Spotted: back to 50s


La pioniera del trend è Miroslava Duma: dalla Russia con Foulard.
Un'abitudine che aveva mostrato anche nelle stagioni passati, mutuata da un suo heritage culturale.
Ma che ora diventa vezzo e si impone come tendenza.



E vira verso gli amati anni '50. Il foulard appoggiato sulla testa e stretto sotto il mento con un nodo approssimativo,oppure sapientemente avvolto sul capo, con le estremità rimboccate attorno al collo, come usava tra le dive de tempo.


Proprio come lo portavano tre vere icone di stile: Audrey Hepburn, Jackie Kennedy Onassis, Grace Kelly.




Da pratico riparo contro pioggia, umidità, sole, vento, paparazzi, il carrè (spesso un classico Hermes) diventa il non plus ultra dello stile riservato e misterioso.





Ritorna tra le fashioniste fuori dalle sfilate, ma anche dentro. E' infatti riproposto, per il prossimo inverno, da Ermanno Scervino, che lo declina in pelliccia e in maculato, per una versione inusuale ed maliziosamente aggressiva.






Ermanno Scervino - FW13-14

Attenzione, però.
L'effetto sciura che va al mercato è pericolosamente dietro l'angolo.
Per le comuni portare d'obbligo  portarlo con grande ironia e contesto adatto.

giovedì 14 marzo 2013

Voglia di azzurro



Azzurro cielo, azzurro carta da zucchero.
Meno baby del rosa, ma ugualmente poetico e delicato.
Per una femminilità garbata e leggiadra.






Luisa Beccaria- SS13

Erika Cavallini Semi-Couture - SS13

Dries Van Noten-N°21-Paul & Joe SS13
Carven-Dries-Givenchy SS13
Chanel- SS13






venerdì 8 marzo 2013

outside the shows: LEOPARD

Leopard. Un vecchio classico.
 Amato dalle fashion victims, un po' meno da quelli che non masticano moda e lo vedono solamente come sinonimo di volgarità, il maculato torna.
Soprattutto a dare grinta a cappottini straight dalla lunghezza midi: sopra un tubino nero per un  bon ton di carattere, abbinato a camicie in denim per uno streetwear d'impatto, accostato al giallo senape per un look  non scontato, tinto di rosso per volersi fare notare a tutti costi.
Ma lo si vede anche su pantaloni dalla linea skinny, al fianco del rassicurante (e perfetto) cammello, o in un black/white inaspettato.
Ed infine, un tocco di giungla ai piedi.
Ma mi raccomando: non con plateau, ma tacco sottile, meglio ancora se kitten heels.
Perchè va bene che stiamo affermando il nostro carisma sfrontato , ma il buon gusto non va sfidato troppo.






giovedì 7 marzo 2013

Outside the shows: STRIPES

Tripudio di strisce: che siano zebra-crossing style o a tinte fluo, o pastello, invadono giacche, gonne, pantalonu palazzo, skinny jeans, zainetti, clutch, stole di pelo.






mercoledì 6 marzo 2013

Parigi e la moda

Parigi mecca della moda, dello stile.
E soprattutto del ritorno al rigore, alla pulizia, ai tagli perfetti, alleggeriti-però- da materiali eterei, abitini di pizzo, colori tenui. Torna la dicotomia maschile/femminile, vista durante la settimana della moda milanese.
Una donna che si veste da maschio, ma con dettagli intelligentemente frivoli, che la rendono ancora più femminile di una scontata sensualità urlata.

STELLA McCARTNEY
Un furto malizioso dal guardaroba di lui: un'overdose di gessato e di capi tipicamente maschili, ma adattati alla silhouette femminile, con un risultato estremamente sofisticato e nuovo.


CELINE
L'estremo rigore- quasi eccessivo- nelle forme e nei tagli è un classico della maison francese. Qui, però si avverte una rinnovata morbidezza, grazie anche alla purezza cromatica, ad addolcire cappotti cocoon ed alla ricerca di nuove soluzione volumetriche- vedi il "nodo" nel punto vita.



CHLOE
Anche qui maschile/femminile, ma in chiave romantica: i capispalla sono severi e boyish, mentre gli abiti amiccano con sobria frivolezza, con trasparenze, inserti colorati. Tanto il blu.


CARVEN
Nella sfilata Carven quello che colpisce sono gli  enormi cappotti stretti in vita, che si declinano da colori zuccherosi al nero più serioso. Una donna che ama mascherarsi con il capo principe dell'inverno.


GIVENCHY
Tantissima creatività ed ispirazione dallo streetwear. Un incrocio tra grunge, gipsy ed opulenza vittoriana.
Le felpe ironiche a tema Disney sovrastano pencil skirt sheer  incrostate da preziose applicazioni.


Binomio felpa over+ gonna ritorna anche con utilizzo modernissimo della gonna lunga: leggera, impalpabile, con ricami e stampe.

Stampe floreali mixate a pelle, tartan, in giochi di patwork mai pacchiani, ma incredibilmente omogenei.


LANVIN
Elbaz da' sfoggio del suo senso delle stile, con un eleganza ammiccante e sensuale, ma mai eccessiva o "pesante". Un modo di essere eleganti easy e portabilissimo: rouches su abitini e su camicie alla Lady Oscar, abiti a ruota dai colori accesi, capispalla impeccabili.




LOUIS VUITTON
La musa è la Liz Tylor de "La Venere in visone"  e la superba ambientazione scenica è quella di un'hotel con 50 stanze, da dove escono splendide ragazze di peccaminosi segreti. La donna che sfila sembra una ragazza anni '20,svogliata e sfacciata, trasandatamente chic, che si può permettere di uscire in tailleur pigiama di raso con cappotto-vestaglia in astrakan,o in sottoveste cangiante e  caban straight lungo fino ai piedi, ed essere bellissima. Tanta l'opulenza: nei pastrani in principe di galles con paillettes sfumate, nelle pencil skirt intarsiate di pizzo, nelle seta color cipria, nei velluti, nel blu notte.


I


Last but not least, Kaiser Karl e

CHANEL
Va in scena la donna globetrotter di Chanel, che sfila attorno ad un globo enorme, a simboleggiare la trasversalità e l'atemporalità  dello stile del marchio stesso.
Protagonisti-ovviamente- i tessuti melange e lavorati di cui la maison è regina: cappottoni lunghi con oblò anteriore, gonnelline svolazzanti e giacche à la Coco, che non stancano mai.
Tanto grigio, tanto nero, una punta di blu e - a sorpresa- delle nuvole rosa.






La grande delusione: Balmain.
Look anni '80, con spalle importanti, lamè, chandelier alle orecchie, gonne palloncino e styling intenso: Per me è no.